martedì 6 febbraio 2007

definizione di marketing

Nei libri di Kotler, Adams, Stone, Peters e tantissimi altri, esistono migliaia di definizioni relative al marketing.
La mia personale è meno dotta e sistemica e fa così:
Mettere in moto il cervello per vendere qualche cosa a qualcuno.

4 commenti:

Emilio Canessa ha detto...

La definizione di marketing data da Marcello Cividini non fa una piega.
Dal punto di vista etimologico, si puo’ chiaramente estrapolare la radice “mercato” (market) che rimanda il markettaro al fatto che le sue ore lavorative sono finalzzate alla vendita di prodotti.
Dal punto di vista aziendale, poi, e’ ampiamente risaputo che qualunque azienda –fatta eccezione per i mega-brand multinazionali - non investirebbe un soloeuro/cent – o un solo RMB, Chinawise – in qualsivoglia marketing che non prometta veri o presunti aumenti di fatturato.
Nonostante cio’, mi piacerebbe dirottare l’attenzione dei bloggers sul fatto che l’accostamento - affascinante e pericoloso - tra la funzione marketing e la funzione vendite puo’ rappresentare un passo avanti nella concettualizzazione di questa scienza non-scienza, ma in un certo senso anche un passo indietro.
Il passo avanti e’ quello che vede finalmente il marketing dirigersi verso il project management, ossia la presa in carico a 360 gradi dello sviluppo, della promozione, della vendita, e del postvendita, e della gestione dei feedback.
Il passo indietro e quello verso il famigerato direttorone vendite che castra le idee dell’agenzia o del malcapitato consulente perche’ poco utili ai fini dello short term return on sales.

Come uscirne dunque? Cosa potrebbe – finally – bilanciare il brand building e il sales management? Forse un marketing di tipo alternativo che davvero esca dagli schemi ed autogeneri le vendite in virtu’ della forza dirompente delle sue idee? Push, Pull, o Bang?

Anonimo ha detto...

La definizione di marketing data da Marcello Cividini mi lascia un pò perplessa...mettere in moto il cervello per poter vendere qualcosa lega in maniera troppo stretta il marketing alle sole vendite.
Se la bravura del markettaro fosse solo quella di mettere in moto il cervello per vendere qualcosa, chi si occupa di marketing potrebbe essere facilmente sostituito da altre figure aziendali come per esempio il direttore vendite ecc...
Come mi hanno insegnato un anno fa, il marketing avvalendosi di studi e ricerche, cerca di stabilire per il designer, il progettista e la produzione ciò che IL CLIENTE desidera in un dato prodotto, che prezzo è disposto a pagarlo e dove e quando trovarlo. Questa definizione di marketing accosta la figura del markettaro "solo cervello e vendite" a qualcuno che in realtà è in grado di guardare più in profondità ponendo il consumatore come "punto di partenza e di arrivo del suo lavoro".
Non so se sbaglio o meno ma...se si vuole parlare di marketing sovversivo dobbiamo cercare di non dimenticare che l'anello centrale del nostro lavoro e del nostro pensiero rimane IL CONSUMATORE...anche se poi ovviamente le vendite rimangono il fine del nostro lavoro!

Anonimo ha detto...

Con tutto il rispetto ma...quando dici...


"Il passo avanti e’ quello che vede finalmente il marketing dirigersi verso il project management, ossia la presa in carico a 360 gradi dello sviluppo, della promozione, della vendita, e del postvendita, e della gestione dei feedback."

sei serio o schrzi? che ne sa un markettaro di project management?
fate già danni a sufficienza li dove siete...non pisicate fuori dal vaso!

AAA Copywriter ha detto...

Il marketing è l'insieme delle discipline che permettono ad un prodotto, un brand, un concetto culturale di essere "acquistato" dal pubblico target. Non necessariamente, quindi, si tratta di un bene, ma anche di idee...

Alex